Analisi e suggerimenti per superare la crisi. Una semplice metodologia da utilizzare

Premessa

Nella mia professione di aziendalista, l’impegno è sempre stato quello di fornire analisi e suggerimenti alle imprese. Ritorno a collaborare con Leadership & Management con lo spirito di trasmettere esperienze e indicazioni, facilmente e immediatamente applicabili perché il tempo dietro l’angolo non aspetta
Le indicazioni che suggerisco nascono dalla pratica di oltre 50 anni di attività e dal continuo scambio di esperienze con le imprese e il mondo universitario, concentrate oggi in webinar dove trasmetto semplici interventi e discuto concreti risultati.
Oggi la situazione è fondamentalmente cambiata perché gli accadimenti che leggiamo non hanno permesso una lettura del passato che permetta di fare confronti o previsioni.
Purtroppo la storia mi spinge a ricordare che generalmente venivo chiamato al sopraggiungere del momento critico, mentre si sarebbe potuto fare molto di più se la situazione fosse stata esaminata qualche tempo prima. Vale la mia equazione S=Cv (il Successo è proporzionale alla velocità del Cambiamento, dove la S di successo può diventare la $ del denaro).
In tempi di Coronavirus, questo non è accaduto perché l’ondata è arrivata in tempi molto stretti e ha colpito ogni tipo di impresa.

Riassumo ora per punti le informazioni, facili da seguire e da poter applicare.

Emergenza

Viviamo tre momenti storici concomitanti tra loro che si muovono tutti secondo una curva logistica: emergenza sanitaria, emergenza economica ed emergenza sociale. Fondamentali come importanza, differenti come tempo di risoluzione.
Alla prima emergenza (che chiameremo essenziale) ci stanno pensando i nostri sanitari, alla seconda (chiamata fondamentale) dobbiamo pensare noi aziendalisti, se non vogliamo che la terza emergenza (conseguenziale) ci coinvolga. Potrebbe nascere una quarta emergenza che chiamerei politica, ma lascio agli esperti e ai commentatori la giusta rilevanza.

Obiettivo

L’obiettivo è fornire alle PMI e micro-imprese un metodo semplice e sintetico per operare in tempi di crisi economica/monetaria: esame tampone per i primi interventi.
Come l’esame tampone sottolinea la criticità della persona che può essere ammalata senza rendersene conto, così questa analisi aziendale può mettere immediatamente in luce difficoltà strutturali che prima, in tempi di normalità, non erano evidenziate. Come le persone presentano delle proprie difese, così accade per le aziende: queste sono rappresentate dalle Risorse Umane e dal Capitale Netto. Ecco quindi che in epoca di pandemia i soggetti più resistenti sopravvivono, mentre purtroppo quelli fragili sono i primi a soccombere.

Metodologia

La metodologia illustra la previsione di 3 scenari con la conseguente costruzione di 3 piani monetari, dopo un’analisi sia quantitativa che qualitativa dell’impresa e del proprio mercato.
La logica nasce dal Gambel Test, modello di valutazione già promosso da Confindustria che presenta al suo attivo più di 100.000 casi aziendali. In questo caso viene utilizzato il modello ridotto a “33 analisi” adattato ai tempi del Coronavirus.

Il processo di attuazione si snoda in 5 parti, più una sesta che viene lasciata all’azienda nell’evoluzione della propria attività operativa.
L’azienda può utilizzare la metodologia autonomamente; qualora si avesse necessità di ulteriori esami “specialistici” sono a disposizione l’IRF (Indice di Resistenza Finanziaria) e il Gambel Test. L’indice IRF misura il limite del collasso finanziario e il Gambel Test posiziona l’azienda nella sua classe di rating con un indice di rischio, mettendo in risalto i punti di forza e di debolezza.
Fatte queste considerazioni, il procedimento si sviluppa in 5 punti: 2 di analisi del passato, 2 previsionali, 1 di sviluppo delle azioni strategiche.

  1. Analisi bilancistica. Esame dell’ultimo bilancio disponibile per una prima valutazione quantitativa.
  2. Esame della struttura aziendale e del suo mercato per la valutazione globale qualitativa.
  3. Scenari. Con le precedenti informazioni predisporre 3 previsioni di massima, media e minima attività (1 anno)
  4. Piani monetari. Sulla base dei 3 scenari predisporre i 3 conseguenti piani monetari (entrate e uscite previste mensili)
  5. Obiettivi, strategie, risorse. Su queste ultime informazioni utilizzare le tecniche del problem solving e del decision making.

Compito dell’imprenditore è ora lo sviluppo dell’Operatività. Realizzare i piani operativi con la logica della curva di Pareto.

Sintesi, semplicità e immediata applicazione

Tutto deve essere formalizzato con interventi semplici, immediatamente applicabili che devono occupare una sola pagina, in caso contrario verrebbero sicuramente rifiutate come operazioni teoriche e adatte alla grandi imprese.
Qualche parola in più nella lettura delle 5 fasi:

  1. L’analisi dell’ultimo bilancio (2019) anche se non ufficializzato, è importante per la lettura della situazione quantitativa raggiunta. Il bilancio esprime solo una parte dell’azienda, quella legata ai numeri: conto economico, stato patrimoniale, situazione finanziaria. Analizzarlo anche se non è disponibile la nota integrativa;
  2. per leggere “in toto” l’azienda è necessario fare una lettura dello scenario esterno (mercato, cliente, fornitore, concorrenza ecc.) e interno o strutturale dell’impresa (direzione, principali funzioni aziendali: acquisti, produzione, commerciale, amministrazione, personale ecc.). Una pagina per capitolo è sufficiente per comprendere “lo stato di salute”. Questo impegno deve essere scritto e la pagina rappresenta quella dimensione ottimale che costringe a riassumere i fondamentali concetti;
  3. con queste conoscenze è possibile ora formalizzare 3 ipotesi di attività o 3 scenari: l’ottimo, il normale e il pessimo. Si devono ipotizzare queste 3 situazioni almeno fino al mese di dicembre 2020. Rispondere alla domanda: “Che risultati avrò nell’ipotesi migliore, normale e peggiore?” Anche in questo caso è buona norma scrivere queste 3 previsioni su un unico foglio;
  4. sulla base dei 3 scenari si devono costruire – in un modello estremamente semplificato ed elementare – altrettanti piani monetari, formati dalle entrate e uscite che si prevedono di ottenere almeno fino al mese di dicembre 2020. Naturalmente è un lavoro ottimale se si porta il limite temporale oltre questo limite. Si parla di presunte entrate che si prevede di avere e di presunte uscite, dove l’approssimazione non significa improvvisazione. Generalmente si conosce più facilmente il valore delle uscite rispetto alla voce delle entrate che dipendono dai presunti ricavi;
  5. sulla base di queste ipotesi di lavoro risulta ora più semplificato la logica di valutare obiettivi realistici e le conseguenti strategie. Le tecniche di problem solving e decision making (semplificate per le PMI) aiutano queste scelte. A questo punto si conosce razionalmente la vera situazione che si deve affrontare.

Siamo arrivati all’ultima parte, lasciata all’imprenditore con la messa in atto della parte operativa, ove deve essere applicata la curva di Pareto/Gambel che afferma che metà degli sforzi portano a un piccolissimo risultato. Questa affermazione deve stimolare l’imprenditore e il manager alla ricerca delle azioni che permetta loro la massimizzazione dei risultati nello spirito del migliore livello di eccellenza. Queste due logiche – quella di Pareto e del livello di eccellenza – migliorano sensibilmente i risultati che si vuole ottenere.

Conclusione

Quanto stiamo vivendo non ha precedenti e se volessimo ricercare la nota testimonianza dei corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico per cercare soluzioni attendibili dovremmo rifarci alle storiche epidemie dei tempi del Decamerone, guardare alla peste descritta dal Manzoni o ricadere nella Spagnola del secolo scorso. Troppo diverse le dimensioni temporali e territoriali per poter fare confronti. Sta di fatto che il percorso sarà lungo ed estremamente complesso. Dobbiamo attrezzarci a considerare che un tempo si è chiuso dietro le nostre spalle e che il futuro potrà essere diverso e positivo, se sapremo accettarlo con un nuovo spirito che si chiama innovazione. Caratteristica che fa parte del nostro DNA e che ci porterà a migliori risultati se lo uniremo a una cultura d’impresa semplice e concreta per guardare al futuro con una maggiore consapevolezza del domani.
Allo stesso modo in cui ho aggiornato il rapporto con l’imprenditore e il manager nell’organizzare seminari e aiutarlo nell’analisi, questi sono pronti, a loro volta, ad accettare la sfida?

Nota: maggiori consigli sono contenuti nel volume di Gambel “Manuale del manager e del consigliere di amministrazione”, FrancoAngeli Editore.

 

Articolo a cura di Edoardo Luigi Gambel

Profilo Autore

Laureato a Milano in Economia e Commercio. Presidente della Gambel Group è consulente di direzione per la gestione e l’innovazione aziendale. Ha maturato la sua esperienza in oltre 450 Aziende, Banche, Strutture organizzative, sia dirigendo Società che come libero professionista. Ha operato nella formazione manageriale con le più importanti Strutture nazionali ed internazionali e fa parte del Comitato Scientifico Consultivo di Piccola Industria di CONFINDUSTRIA.

Condividi sui Social Network:

Ultimi Articoli