Cercare lavoro dopo i 50 anni: consigli e spunti vitali

Cercare un nuovo lavoro è sempre un’impresa, ma farlo dopo i 50 può sembrare quasi una missione impossibile.

Per farlo positivamente gli stereotipi da superare sono molti.

“Ci sono tanti giovani disposti a lavorare per uno stipendio più basso di un cinquantenne già formato.”

“In un mondo sempre più digitale, chi abbia superato i 50 può davvero reinventarsi?”

“Apprendere un nuovo modo di lavorare a 50 anni, è possibile?”

Per fortuna, non tutti i cinquantenni sono sensibili a tali stimoli: al mondo ci sono molti esempi di persone che si sono reinventate, riuscendo ad ottenere il lavoro dei propri sogni oltre la soglia dei 50.

Come puoi fare altrettanto?

“Esistono 2 grandi categorie…quelli che difendono il proprio lieto fine e quelli che non sanno come ottenerlo.”
(Tenebre e ossa – serie Netflix)

Il lieto fine umano è quello che Aristotele definiva con il termine entelechia già 2300 anni fa… Eppure, molti sembrano esserselo dimenticato. La causa finale di ognuno è già presente all’interno della propria psiche: tutto sta nel crearsi i mezzi per andare a recuperarla e poi attuarla. Chi cerca il proprio lieto fine fuori di sé, evitando di conoscersi a fondo, non solo non troverà la sua vera meta, ma probabilmente non sarà neanche in grado di essere felice.

Il lieto fine coincide quindi con la felicità nell’accezione di eudemonia, cioè la capacità di essere tutt’uno con le proprie emozioni diventando appieno ego-sintonici.

A tal proposito, Nietzsche sfidava a diventare se stessi per realizzarsi.
Ecco, gli over 50 dovrebbero, per prima cosa, avere questo obiettivo al fine di sorprendere coloro che li sottopongano a selezione per il posto di lavoro.

Non sapere come diventare se stessi è normale, ma attrezzarsi per individuare i passi critici affinché ciò avvenga, è indice di quella maturità che è richiesta per l’età e lo sviluppo psicologico presunto.

Che nel mondo del lavoro ci siano discriminazioni, pregiudizi e che molte aziende storcano il naso nel dover assumere un over 50 purtroppo è innegabile, anche se sembra che nell’ultimo periodo stia emergendo una controtendenza.

La nostra esperienza nell’ambito delle risorse umane, del coaching e dell’orientamento professionale ci ha portato alla conclusione circa la caratteristica fondamentale da tenere d’occhio per approcciarsi al mercato del lavoro dopo i 50.

Si tratta della employability, termine usato per indicare l’insieme delle conoscenze e delle competenze che servono per cercare, o attrarre lavoro, e per essere attrattivi in un certo settore, in un certo ruolo, o più in generale all’interno del mercato del lavoro. Essa è fortemente sotto il nostro controllo.

Molti over 50, di fatto, non sapendo e non essendo formati ad ottenere il proprio lieto fine, non riescono ad attrarre il lavoro a sé, né ad essere attrattivi, ovvero employable, per l’attuale mercato del lavoro.

Volendo perciò essere utili, per chi si trovi in questa condizione, è necessario fare chiarezza sul concetto di attrattività.

Essere attrattivi significa:

  1. Aver sviluppato e maturato solidi must have (quelle competenze definite “innegoziabili” e imprescindibili per poter svolgere la specifica mansione per cui ci si sta candidando e non acquisibili nel breve periodo di prova) che il mercato del lavoro e il proprio settore di interesse richiedono al momento e le soft skills derivanti dall’esperienza sul campo;
  2. Saper puntare sui nice to have (caratteristiche desiderabili da avere), laddove ci si trovi in una fase di transizione e cambiamento;
  3. Saper trasferire le competenze da un settore all’altro e mostrarle come un tratto distintivo della propria persona;
  4. Praticare l’apprendimento continuo, per allenare oggi le skills che saranno richieste domani dal mercato del lavoro (con una capacità quindi anche di saper prevedere quali saranno);
  5. Saper raccontare il proprio valore attraverso lo storytelling, ovvero saper comunicare bene i valori e la vision;
  6. Essere in grado di trasformarsi nella soluzione migliore al problema che richiede l’assunzione, attraverso lo studio del settore, del contesto e della realtà specifica a cui ci si voglia proporre.

Gli over 50 che non riescono a trovare posto nel mercato del lavoro sono quindi principalmente quelli che non hanno investito nello sviluppo della propria personalità, secondo i criteri individuati sopra.

Non tutti però sono a conoscenza delle strategie tecniche di selezione per il lavoro, né tantomeno di quali siano le caratteristiche del mercato del lavoro, attuale e futuro. Per cui è fondamentale in-formarsi.

Per vincere la competizione posizionandosi ai primi posti nelle figure ricercate, secondo noi, l’atteggiamento conta, sempre e moltissimo.

Henry Ford scrisse “Che tu creda di farcela o no avrai comunque ragione”. Allora crediamoci!

Quanto crediamo in noi stessi influisce sui nostri comportamenti, sull’energia che investiamo nell’andare verso l’obiettivo, sulle risorse cui possiamo attingere.

Perciò, consigliamo di partire da se stessi per creare le condizioni necessarie ad affrontare al meglio la ricerca di lavoro dopo i 50 anni.

Ecco alcuni consigli per farlo:

  • Creare abitudini abilitanti. Le abitudini ci permettono di “fare le cose quasi senza sforzo”, o almeno senza uno sforzo conscio a livello di pensiero. Da quando ci alziamo la mattina a quando andiamo a letto la sera dovremmo prendere un’infinità di decisioni se non avessimo le nostre abitudini. Scegliere consapevolmente le abitudini “giuste” per stare bene e funzionare meglio può essere un valido aiuto per la nostra efficacia durante la ricerca. Qualche esempio?
    • Fare il piano della settimana successiva permette di dare la precedenza alle attività prioritarie per proseguire nel percorso di ricerca, piuttosto che cedere alle richieste dell’ultimo momento o ad attività a minor impatto.
    • Creare un rituale per tracciare il progresso delle attività svolte aiuta a mantenere la motivazione durante il percorso.
  • Pianificare tempo per ricaricarsi. Il tempo per ricaricarsi non è tempo perso, ma è tempo investito per la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Dedicare tempo al riposo fisico e mentale, definendo pause frequenti e orari di “disconnessione”, permette di mantenere la nostra lucidità ed efficacia.
  • Prendersi cura di ciò che diciamo a noi stessi: un self-talk incentrato sui propri punti di forza -valorizzando le proprie specificità – è fondamentale per affrontare con la giusta energia un percorso di ricerca di lavoro, soprattutto quando ciò che ci viene detto dall’esterno è demotivante.
  • Praticare un’alimentazione sana con pochissimi zuccheri, alcolici, sostanze psicotrope (caffè, tea, cioccolato) aiuta a mantenere quel bilanciamento richiesto alle figure senior. Una dieta sregolata, diversamente porta a pagare il prezzo della non più giovane età, prima di tutto dal punto di vista dello stress e della decision fatigue.
  • Dedicare il proprio tempo alle attività impattanti come lo studio e la pratica di ciò che si è studiato per sviluppare nuove skill. Con l’avanzare dell’età, è richiesto focus e capacità di decidere come investire il proprio tempo per farlo fruttare al meglio. Un corso di gestione del tempo è l’ideale in tutti i casi, ma per gli over 50 può diventare fondamentale.
  • Mantenere il proprio fisico attivo è importantissimo per farsi assumere. Per prima cosa, per il bias simpatia, le persone in forma attraggono di più naturalmente… L’effetto wow però lo si ricava dall’età comparata alla forma. Continuare a superare sfide sportive, anche con se stessi, è fondamentale per coltivare e far crescere il proprio mindset: ognuno sarà pronto a cambiare più facilmente per ottenere quello che vuole, in questo caso.

Infine, per ogni over 50 consigliamo la lettura del libro dal titolo “Chi ha spostato il mio formaggio” di Spencer Johnson. Chiunque, arrivato a quell’età senza un posto di lavoro soddisfacente, è come se avesse perso la riserva di formaggio dove ogni giorno si recava quasi distrattamente a farne incetta. Il testo presenta quattro diversi approcci al problema, caratterizzati da altrettanti personaggi. Immedesimandosi in quello col mindset più vicino al proprio, ognuno può ripercorrere il labirinto interiore che lo contraddistingue, trovandone grazie all’exemplum, una soluzione. Il metodo del libro, in pratica, risulta quello di far vedere dall’alto la situazione, permettendo di sviluppare una strategia completamente scollegata dalla contingenza dolorosa della propria condizione.

Chi ha più di 50 anni spesso ha perso la capacità di saper cercare il proprio formaggio tutti i giorni, oltre che l’agilità mentale per farlo. Rivedendo i consigli di questo articolo, ognuno può ritrovarle rendendosi nuovamente attraente per il mercato del lavoro.

Articolo a cura di Simona Bargiacchi, Rovena Bronzi e Dario Ramerini

Profilo Autore

Responsabile della comunicazione interna & rapporti con le Università per una multinazionale del settore chimico. Dopo una laurea in ingegneria, ha seguito percorsi di studio per acquisire le competenze gestionali, comunicative e relazionali necessarie per un’evoluzione di carriera nell’area risorse umane. Oggi si occupa principalmente di comunicazione interna, employer branding, relazioni con Università e benessere delle persone (da poco certificata Chief Happiness Officer).

Profilo Autore

Job coach umanista e consulente di orientamento professionale, con una laurea in psicologia del lavoro e un titolo di assistente del personale acquisito alla Lugano Business School. Si occupa di accompagnare, formare e guidare nella ricerca attiva di un nuovo lavoro, nell’orientamento e cambiamento professionale, nella ricerca di una propria autorealizzazione (work life balance) in quelle che sono le 3 sfere più importanti del coaching umanistico: il rapporto con noi stessi, il rapporto con gli altri e il rapporto con il fare.

Profilo Autore

Lo Stilista delle parole, specializzato in comunicazione ed espressamente in persuasione etica per la negoziazione. Autore del libro “Il Perfetto recupera crediti” recensito con intervista da RTL 102.5 e Money.it, si occupa di formazione per la vendita, di creazione di testi attrattivi e di progettazione di loghi profondamente espressivi circa la visione ed i valori del brand. È anche coautore de “Il Cerimoniale della vendita”, “L’Emergenza della vendita” e “Creativita”. Quest’ultimo testo descrive il viaggio avventuroso alla scoperta del talento, attraverso la conoscenza di se stessi in sette specialissime tappe significative.

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