Le Detrazioni Fiscali per la Riqualificazione Energetica degli edifici esistenti – Uno strumento per rilanciare il Settore Edile

Appare ormai chiaro a tutti che il miglior rimedio possibile per rilanciare l’edilizia, in un contesto di crisi economica del settore, sia quello di riqualificare gli immobili esistenti in un’ottica improntata all’efficienza energetica. La cospicua partecipazione dei contribuenti alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico degli edifici testimonia un’attenzione sempre crescente verso queste tematiche, anche perché la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dei propri immobili si traduce, per gli utenti, in vantaggi economici direttamente riscontrabili dai risparmi in bolletta.

L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, da oltre 30 anni è impegnata sul fronte dell’Efficienza Energetica, che costituisce uno dei pilastri su cui si basa la Strategia Energetica Nazionale. Per affrontare in modo organico e sistematico i compiti assegnati dalle normative, l’ENEA ha costituito un’apposita struttura, l’Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica che, tra le varie attività in cui è impegnata, gestisce attraverso il “Coordinamento Gestione Meccanismo Detrazioni Fiscali” le detrazioni per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sin dalla loro istituzione, avvenuta con la Legge n°296 del 2006 (Legge Finanziaria 2007). Queste agevolazioni fiscali consistono in una detrazione d’imposta, concessa per la realizzazione di interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti e riscaldati, appartenenti a qualsiasi categoria catastale.

Secondo il quadro normativo attuale (Legge di Stabilità 2015 del 23 dicembre 2014 n°190) le detrazioni prevedono un’aliquota incentivante del 65%, che andrà in scadenza al 31.12.2015, per poi passare al 50% dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2016. Il Coordinamento si occupa principalmente di svolgere attività di formazione e informazione e del monitoraggio dei dati raccolti, e riveste l’incarico di effettuare le verifiche ed i controlli necessari affinché sia conseguito il principale obiettivo del risparmio energetico. Nell’ambito delle attività di informazione nelle quali il Coordinamento è coinvolto, si segnala innanzitutto la gestione dell’ormai “storico” portale informativo, all’indirizzo http://efficienzaenergetica.acs.enea.it, all’interno del quale è possibile trovare tutte le informazioni necessarie alla compilazione della documentazione tecnica da inviare all’ENEA, obbligatoria ai fini dell’ottenimento dell’incentivo. Per avere un’idea dei numeri in gioco, si consideri che il sito ha un numero di accessi annuali superiore al 1.000.000.

Si segnala poi l’importante lavoro costituito dalla quotidiana assistenza tecnica, procedurale e informatica che viene fornita agli utenti, attraverso specifici canali preposti e indicati nel sito informativo di cui sopra; per dare ancora una volta un ordine di grandezza, a partire dal 2007 è stato stimato che le mail evase abbiano superato le 100.000. Infine, ogni anno, viene predisposto un portale per la compilazione e l’invio telematico della documentazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica, con un numero di contatti che supera in media i 4.000.000 l’anno e che ad oggi ha ricevuto circa 2.000.000 di richieste di detrazioni. Per quanto attiene poi, alle attività di monitoraggio, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 11 del “Decreto Edifici” (Decreto Ministeriale 19 Febbraio 2007), tramite una valutazione sinottica dei risultati conseguiti, annualmente vengono analizzate ed elaborate le informazioni contenute nelle documentazioni inviate e, successivamente, viene redatto un rapporto che fornisce una lettura in chiave tecnico-economica degli indicatori maggiormente significativi, sia a livello nazionale che a livello delle singole regioni e province autonome.

Analizzando i dati tecnici ed economici pervenuti dal 2007 al 2012, sono stati pubblicati sei rapporti annuali e, a partire dal 30 settembre di quest’anno, data di scadenza dei termini per l’invio della documentazione per usufruire delle detrazioni fiscali per l’anno precedente, si è iniziato ad elaborare il “Rapporto 2013”. Da una prima analisi dei dati raccolti relativi al 2013, è stato riscontrato un significativo aumento degli interventi di riqualificazione energetica rispetto al 2012. Il numero delle pratiche inviate, che ha superato le 355.000, mostra infatti un incremento di circa il 35% rispetto all’anno precedente. Altrettanto positivi sono stati i risultati in termini sia di risparmio energetico, con un incremento del 25% circa, sia di investimenti, che raggiungendo quasi i 3,5 miliardi di euro hanno evidenziato un aumento di circa il 20%.

Da queste prime anticipazioni sembra evidenziarsi l’efficacia dell’innalzamento dell’aliquota incentivante dal 55% al 65%, avvenuta con l’entrata in vigore del Decreto Legge 63 del 4 giugno 2013.

Dai risultati dell’analisi economica effettuata si ritiene che la riproposizione ed il rafforzamento delle misure di incentivazione per gli edifici, abbiano contribuito in maniera decisiva a determinare un incremento delle riqualificazioni edilizie, che sembra essere l’unico settore delle costruzioni, attualmente in crescita in un contesto di crisi economica del comparto, con importanti riflessi anche dal punto di vista occupazionale.

Secondo ANCE, infatti, il settore edile delle ristrutturazioni ha avuto un incremento del 20% dal 2008 al 2014 e, secondo il rapporto OISE voluto da Legambiente e Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e presentato il 25 novembre scorso alla Camera dei Deputati, ha raggiunto quota +65% del mercato.

Alla determinazione di questi andamenti, sempre secondo Legambiente, hanno contribuito, in maniera decisiva e sempre crescente, le importanti modifiche legislative che nel 2013 hanno innalzato la somma massima detraibile per le spese di ristrutturazione ed elevato i limiti massimi di costo agevolabile. In questo quadro, il punto di vista del Coordinamento è che per i prossimi anni l’efficacia di questo strumento dipenderà molto dalla sua stabilizzazione e, non di meno, dal mantenimento di una quota detraibile sufficientemente alta, tale da garantire la convenienza dell’investimento. Ciò che il Coordinamento si propone di fare è di concorrere all’evoluzione del meccanismo con proposte di modifica che tengano conto dell’evoluzione tecnica e normativa in atto nel nostro Paese, elaborare il “tesoro” di informazioni di cui si è in possesso per conoscere meglio l’industria nazionale delle costruzioni e poter simulare l’impatto di future misure legislative e concorrere a certificare i risparmi energetici conseguiti dalla misura delle detrazioni fiscali per contribuire al raggiungimento dei limiti di efficienza imposti dall’Europa.

Ma, soprattutto, si propone di continuare a fornire ai cittadini e ai professionisti un servizio di alto livello, sulla scia di quanto è stato fatto in questi otto anni di incentivi, che richiede costantemente un grosso impegno di risorse e risulta di fondamentale importanza per la corretta attuazione del meccanismo stesso, impegno ampiamente ripagato dal riconoscimento del valore e della qualità del servizio offerto da parte delle altre amministrazioni pubbliche che concorrono alla promozione dell’efficienza energetica e degli stessi fruitori degli incentivi.

A cura di Gabriella Azzolini, Ricercatore ENEA

Articolo pubblicato sulla rivista Leadership & Management – Gennaio/Febbraio 2015

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