I Valori in azienda: un approccio potente per creare benessere e congruenza nelle persone

Gestire con efficacia la semplificazione dei processi nell’ottica di un’ottimizzazione dei tempi e dell’organizzazione del lavoro, stimolando allo stesso tempo consapevolezza e senso di appartenenza al nuovo progetto da parte di tutte le risorse coinvolte, è un una sfida che richiede un kit di strumenti non solo tecnici ma che attingono anche alla c.d. “Intelligenza emotiva” o “soft skills”.

L’approccio metodologico è quello del coaching, una relazione efficace e collaborativa che si focalizza sullo sviluppo del potenziale umano; un approccio pragmatico e strategicamente orientato all’azione, partendo dalle risorse concrete che già ci sono e lavorando sui bisogni del presente verso il futuro.

Perché i Valori?

I valori sono il vincolo fondamentale tra quello in cui crediamo e il nostro comportamento. Se le nostre credenze sono dichiarazioni sulla nostra visione del mondo, i valori rappresentano tutto ciò a cui diamo più importanza nella vita, ciò che ci muove e che ci fa dedicare tempo, risorse ed energia. Un obiettivo in sintonia con noi stessi e la cui prospettiva ci faccia sentire bene è un obiettivo prima di tutto in sintonia con i nostri valori. In questo modo, anche durante il percorso necessario per conseguirlo saremo in uno stato di motivazione e benessere. Anche gli ostacoli che potrebbero trovarsi lungo il cammino saranno più realisticamente visti come naturali incidenti di percorso e a volte anche opportunità da cogliere.

I valori non sono parole o concetti astratti (rispetto, flessibilità, cooperazione, pianificazione, ecc.) ma guidano e dirigono la nostra condotta e influenzano la nostra esperienza quotidiana. Ogni Valore è importante perché esprime un bisogno, ci vorrebbe quindi una carta di identità delle persone con i 5 valori fondamentali che le contraddistinguono per facilitare le interazioni, perché ognuno di noi ha convinzioni profonde che lo muovono e conoscere i suoi valori ci agevola enormemente nel comprendere il “suo” mondo e trovare il canale comunicativo giusto e più funzionale per collaborare e raggiungere insieme gli obiettivi previsti in tempi più rapidi e con soddisfazione reciproca.

Nelle aziende o nelle organizzazioni, vedo costantemente come lavorare sui Valori partendo da quelli dei singoli per confrontarli con quelli espressi dalla Vision aziendale consenta di allineare i valori e le scelte conseguenti del singolo con quelle del gruppo, favorendo la cooperazione, il senso di appartenenza, una ritrovata motivazione ed energia perché star bene sul luogo di lavoro è importante e si è visto come questo favorisca anche un incremento della produttività e un minor turnover. La mancanza di congruenza tra i propri valori e quelli del contesto aziendale provoca infatti un conflitto interiore che alla lunga crea stress, calo di entusiasmo e concentrazione per i compiti lavorativi con conseguenze anche sul piano psico-fisico.

La metodologia dei Valori che utilizzo si ispira alle idee di Milton Rockeach (1918-1988), che ha diviso i valori individuali in:

  1. Valori terminali/finali o stati ultimi desiderabili dell’esistenza: felicità, saggezza, ecc.
  2. Valori Strumentali o comportamenti desiderabili: comportarsi con onestà, guadagnare, ecc.

C’è una relazione funzionale tra entrambi: i valori strumentali descrivono i comportamenti che facilitano il conseguimento dei valori finali.

I valori strumentali possono essere individuati e categorizzati mediante il modello triassiale delle 3E:

  • Valori Economico-pragmatici: ci connettono con la realtà, con la parte materiale, ci aiutano a “fare ciò che va fatto” per ottenere le risorse di cui abbiamo bisogno.
    Esempi: organizzazione, avere denaro, comunicazione, perseveranza, pianificazione.
  • Valori Etico-sociali: ci connettono agli altri, ci aiutano a mantenere comportamenti “etici”, all’interno di parametri più o meno definiti.
    Esempi: supporto, amicizia, integrità, giustizia, umiltà, trasparenza.
  • Valori Emotivo-evolutivi, ci connettono con noi stessi, hanno a che fare con il “guardarsi dentro”, con il nostro stato emotivo.
    Esempi: Salute-benessere, affetto, autostima, calma, pazienza.

Alla base di tutti i Valori, c’è il metavalore della FIDUCIA senza la quale una verifica coerente sull’etica realmente vissuta all’interno di un’azienda o di un’organizzazione non avrebbe significato.

Inoltre, la fiducia, è l’unico valore che contiene tutti e 3 gli assi del sistema: fiducia in me stesso e nelle mie capacità, fiducia verso gli altri e fiducia verso il sistema più ampio all’interno del quale vivo ed opero (azienda, società). Vivere sena Fiducia è impossibile, ci mancherebbe l’aria. Collaborare all’interno di un contesto lavorativo dove questo valore è vissuto e largamente diffuso significa ottimizzare i processi con relazioni distese e improntate alla collaborazione sincera e costruttiva.

Tutti parlano di etica o di business etico ma raramente si contestualizzano questi termini con degli indicatori di comportamento sostenibili e realistici su cosa significhino nella quotidianità di un ambiente lavorativo.

Negli interventi aziendali è fondamentale verificare le prassi quotidiane che derivano dagli schemi mentali fondanti spesso non dichiarati espressamente.

Diventa dunque importante parlare di fiducia e di valori partendo dai desiderata ottimali di comportamenti che vorremmo fossero rispettati e stabilendo delle linee guida operative di cosa significhi “agire” quel determinato valore.

Esempio: tutti vogliono e predicano il RISPETTO ma cosa significa per me rispetto? Molto spesso il mio concetto può essere diverso da quello del collega e questa divergenza può generare dissonanza e conflittualità nella gestione operativa dei processi.

Altro esempio è il valore COMUNICAZIONE, che esce quasi sempre in tutti i contesti aziendali come un’esigenza imprescindibile per un corretto e funzionale flusso di informazione.

Quando poi si passa alla fase di verifica dell’attuazione di quel valore e delle modalità operative, si scopre che il valore della trasparenza, da sempre invocato come valore pregnante per creare il binomio vincente COMUNICAZIONE TRASPARENTE, è spesso carente o inefficace. In molti casi si comunicano le cose superflue o non complete ai destinatari sbagliati, con conseguente perdita di tempo e di fiducia nei processi.

I Valori non sono statici ma variano nel tempo a seconda delle fasi e del contesto a cui ci riferiamo, anche in base alle età della vita, pensiamo alle differenze tra i neo assunti e i manager più esperti o maturi. Per questo una costante verifica e allineamento è importante per sentirsi parte attiva e creativa del tutto, rispettata e riconosciuta anche nella sua identità valoriale.

Per cavalcare l’onda dei rapidi progressi tecnologici e della digitalizzazione che sta velocemente modificando il nostro micro e macro cosmo e per saperli condurre e gestire con padronanza, lavorare sulla consapevolezza dei Valori che sono alla base delle persone e dei processi consente di realizzare un nuovo umanesimo che infonda benessere e attenzione all’essenza nella complessità.

A cura di: Raffaella Iaselli

Profilo Autore

Business, executive e personal coach PCC, Professional Certified Coach, Membro Comitato Etica ICF Italia Chapter italiano della Federazione Internazionale Coaching.
Trainer per aziende, manager e team sullo sviluppo delle competenze trasversali: leadership, comunicazione efficace e gestione emozioni, sviluppo dei talenti e motivazione per mantenere un alto livello di energia e benessere. Certificata EQ Assessor Six Seconds e nella metodologia CoachingbyValues che utilizza spesso anche nei change management delle fusioni aziendali e nei passaggi generazionali per dare senso di scopo e congruenza ai sistemi.
Direttrice della Fondazione Olly Onlus, attiva nel supportare i disagi giovanili con sede in Biella favorendo sinergia e rispetto dei ruoli tra docenti e genitori a favore della crescita costruttiva delle nuove generazioni.

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