Volete crescere come Manager? Qualche suggerimento per riuscirci
Crescere come manager nelle realtà aziendali attuali è tutt’altro che banale; molto dipende da Voi stessi come vedremo a seguire nell’articolo, ma anche dal “Capo” che vi viene assegnato in azienda.
Innanzitutto distinguerei due tipi di aziende: multinazionali e padronali. E’ una distinzione netta, in quanto le dinamiche interne sono diverse.
Quando si lavora in un’azienda multinazionale, se siete neo-assunti o alle prime esperienze professionali è sicuramente un trampolino di lancio importante, in quanto, proprio per il tipo di struttura aziendale, vi può permettere, (se dimostrate di esserne capaci e lo richiedete ai vostri superiori) di ruotare in diversi ruoli (commerciale, operations, supply chain, R&S ecc..), vi consiglio già in fase di colloquio di chiedere al vostro interlocutore, se la cultura dell’azienda per cui siete stati chiamati è orientata a questo tipo di turnover interno; se vi diranno di no, e accettate l’assunzione, sappiate già che per fare altri tipi di esperienze professionali dovrete necessariamente cambiare azienda nel giro di 3/5 anni.
Nel caso di un’azienda padronale di piccole/medie dimensioni, e avete un titolare con una “vision” aperta, e con una propensione a delegare in merito a certe decisioni da prendere in ambito operativo, commerciale, se gli dimostrerete di esserne all’altezza, avrete l’opportunità di occuparvi di vari aspetti che possono supportarlo nell’attuazione della strategia e gestione aziendale complessiva. Ovviamente, questa propensione a prendere decisioni dovete averla nel vostro DNA, non tutte le persone sono propense a prendersi responsabilità e a misurare le proprie performance, ci vuole necessariamente spirito critico e non accontentarsi mai di quello che si raggiunge, ma porsi obiettivi sempre più ambiziosi; dovete insomma “autosfidarvi”.
Nel caso in cui lavorate in un’azienda sia padronale che multinazionale in cui i vostri superiori non delegano perché sono sostanzialmente degli “accentratori”, sappiate che difficilmente crescerete come Manager, proprio perché non sarete messi nelle condizioni di prendere delle vostre decisioni su varie tematiche sia operative che strategiche. In questo caso, potrete diventare dei buoni esecutori, ma se non si decide in azienda, non si cresce come manager!
Un buon manager ricordatevi che deve avere una visione d’insieme dell’azienda, essere un buon specialista nell’ambito ad esempio delle vendite, operations, può darvi una crescita manageriale significativa in questo ambito, ma più difficilmente riuscirete a ricoprire ruoli di Top Management.
Un aspetto per me basilare che vale sia nelle multinazionali che nelle aziende padronali, è il fatto di avere come superiori gerarchici persone che vi mettono alla prova in situazioni difficili, esempio: c’è un problema con un cliente sia in ambito operations che commerciale, e vi chiede: che sistema adotteresti per risolvere questo problema? Trovami la soluzione! Questa per voi è una grande opportunità per dimostrare le vostre capacità nel trovare soluzioni, e soprattutto di fare “palestra” riguardo al “problem solving”; requisito indispensabile per chi gestisce interamente un’azienda.
Non ranicchiatevi nel ruolo di “YES MAN”!, avallare tutto ciò che vi dicono i superiori, a prescindere, non va bene; dovete dimostrare di avere la capacità di fornire altre soluzioni al problema e solo così gli dimostrerete di esserne capaci, e crescerete come Manager nel prendere decisioni; in questo modo anche gli “accentratori” capiranno di avere dei collaboratori validi e piano piano riuscirete “nell’impresa” di farvi delegare certe decisioni.
In caso contrario, se proprio vedrete che non ci sono margini di miglioramento e rimanete nel tempo solo dei meri esecutori, l’unica soluzione è quella di cambiare azienda.
Un’esperienza che sicuramente vi permetterà di crescere come manager è la gestione delle risorse umane nell’essere a capo di un team di progetto, o essere a capo di una Business Unit con dei riporti. In questo ruolo imparerete sicuramente a gestire delle persone diverse tra loro sia a livello caratteriale che professionale, ad affrontare momenti di tensione organizzativa, a risolvere situazioni ingarbugliate, e imparerete ad “ascoltare”. L’ascolto non è una virtù di molti manager, consiglio di sviluppare molto questo aspetto, poiché vi aiuterà parecchio nelle relazioni con i vostri dipendenti. Molte problematiche organizzative vengono innescate da inefficienze dovute a frustrazioni personali di qualche dipendente, che se riuscite a far emergere e condividerete con la persona interessata risolverete all’origine anche il problema organizzativo.
La formazione professionale è sicuramente una leva importante per accrescere le vostre conoscenze e competenze in un mercato globale molto dinamico in cui bisogna continuamente tenersi aggiornati sui mutamenti in atto, sia in ambito tecnologico, commerciale che operativo.
Se la cultura dell’azienda in cui operate è poco avvezza a farvi sostenere dei corsi formativi, investite del tempo e del denaro in voi stessi, e frequentate corsi/master manageriali sia in ambito universitario che privato, soprattutto nelle aree in cui sapete di avere poche competenze e conoscenze. Ai giorni nostri non ci si può permettere di non essere aggiornati in qualsiasi ambito si operi.
Altro aspetto importante è fare qualche anno di esperienza professionale all’estero che è sicuramente un “PLUS” importante per raggiungere posizioni di vertice aziendale. Se nell’azienda in cui operate vi fosse tale opportunità, coglietela al volo e proponetevi ai vostri superiori; tale esperienza sarà sicuramente un bagaglio importante nella vostra esperienza professionale.
Conoscerete nuove culture, diversi modi di interpretare il business e le negoziazioni che andranno affrontate in modo diverso da Paese a Paese.
Il modo di approcciare il business negli Usa, in Asia e negli Emirati Arabi sono completamente diversi tra loro. Imparerete a porvi in maniera molto diversa rispetto a come siamo abituati qui in Italia e in Europa. Soprattutto se si lavora in una PMI italiana e si vuole fare il “grande salto” per raggiungere nuovi mercati, bisogna avere l’esperienza necessaria di “vita vissuta” all’estero per non bruciare i primi contatti internazionali, avvalendosi anche di validi collaboratori locali che opereranno nel territorio in cui siete interessati a lavorare.
Come avrete potuto leggere , crescere come Manager è a tutti gli effetti un ”lavoro” in cui bisogna impegnarsi parecchio, mettersi sempre in discussione, ma soprattutto avere la possibilità di andare a lavorare presso le aziende in cui ti permettono veramente di poter accrescere le tue competenze manageriali, misurandoti nelle performance non solo in ambito quantitativo ma qualitativo, mettendoti in ruoli dove quotidianamente devi prendere decisioni ed essere a contatto con team di colleghi in cui ci si abitui a condividere idee, progetti, imparare ad ascoltare e a misurarsi con gli altri, valorizzandone i contenuti emersi.
E’ importantissimo che i vostri superiori gerarchici o titolari di azienda, vi mettano nelle condizioni di imparare a prendere certe decisioni che servono quotidianamente in azienda, anche a rischio di fare degli errori di valutazione, dai quali però imparerete in futuro a non ripeterli.
Bibliografia consigliata:
- Italian Manager – Guida per far carriera manageriale di Vito Gioia e Fabio Magrino
- La gestione delle risorse. Gli strumenti del manager. Il Vostro piano d’azione per la crescita personale di Peter Grainger
A cura di: Pierluigi Zappaterra
Classe 1967, nato e residente a Milano, recentemente conseguito Diploma del Master "Executive MBA" (EMBA) del Mip-Politecnico di Milano, con cui ho coronato una formazione manageriale a 360° acquisita nel tempo, sia presso ambiti aziendali che centri di formazione manageriale per dirigenti (CFMT). Quest’anno ho raggiunto 30 anni di attività nell’ambito del Business e management in cui ho operato in svariati settori: dall’Assicurativo all’ambito del Marketing Pubblicitario, per poi passare alla vendita diretta di attrezzature per l’ufficio per una multinazionale giapponese, sino a operare nell’ambito dei servizi di noleggio delle attrezzature da cantiere nell’edilizia e industria sia in una multinazionale Franco-Americana per 16 anni in cui mi sono formato a livello manageriale ricoprendo vari ruoli sempre più crescenti (da Area Manager Nord Italia a Responsabile di Filiali Commerciali), sino a prendere in mano una Società “Start Up” nel 2008 (luogo in cui opero tutt’ora) nella funzione di Direttore Commerciale Italia avviandola e sviluppandola sia a livello commerciale che organizzativo su tutto il territorio nazionale.