Alla scoperta della “infinite enterprise”
Il 2021 è stato l’anno in cui online e offline sono diventati una cosa sola. Per operare in questo periodo tumultuoso – segnato dal lavoro a distanza e da una crescente dipendenza dalla tecnologia – le aziende hanno dovuto adattarsi alla nuova realtà. Allo stesso modo in cui la corsa allo spazio ha costretto le nazioni in competizione a sperimentare, la nuova realtà ha costretto le organizzazioni a riflettere in modo approfondito sulle caratteristiche della propria infrastruttura IT.
Fino a oggi, la maggior parte delle aziende ha gestito la rete separando hardware e software, ma a partire dal 2022 dovrà affrontare il problema in modo diverso, e fortemente integrato. L’evoluzione sempre più spinta verso il cloud, infatti, ha bisogno di reti sempre più sicure e veloci, forti quanto la somma di tutti i loro componenti.
Questa maggiore attenzione per i diversi elementi della rete è fondamentale per le aziende che stanno affrontando il cambiamento in modo positivo, per trasformarsi in organizzazioni in grado di scalare per rispondere alle esigenze in continua evoluzione degli utenti e offrirgli un’esperienza di connettività avanzata e indipendente dal luogo di lavoro: a casa, in azienda o in mobilità.
Infatti, solo la connessione a una rete in grado di soddisfare questi pre-requisiti in modo affidabile e sicuro consente agli utenti di essere produttivi all’interno di un ambiente distribuito, come quello che si sta delineando nella nuova realtà economica.
L’evoluzione verso quella che chiamiamo “infinite enterprise” è un viaggio di scoperta. Gli elementi – il Wi-Fi 6, il software defined networking, il machine learning e l’intelligenza artificiale – sono tutti disponibili, e sta alle organizzazioni implementarli rapidamente, per completare il processo appena possibile.
Sfruttare la potenza del Wi-Fi 6
Tutte le aziende dovrebbero considerare l’implementazione del Wi-Fi 6, che fornisce velocità superiori rispetto al passato e permette di segmentare l’ampiezza di banda all’interno di canali che consentono di comunicare con più dispositivi contemporaneamente usando la giusta frequenza per ogni dispositivo, in modo da ridurre la congestione della rete e migliorare le prestazioni.
Il Wi-Fi 6 offre velocità fino a 11Gbps, contro il massimo di 1Gbps della versione precedente. Questo agevola il lavoro con o su qualsiasi SaaS, consente la gestione di videoconferenze più fluide e il trasferimento veloce di file di grandi dimensioni. Inoltre, grazie ai progressi nella gestione della tecnologia MIMO (Multiple-In Multiple-Out), permette a un gran numero di dispositivi wireless di coesistere senza interferire gli uni con gli altri.
Infine, il Wi-Fi 6 è progettato per essere integrato all’interno delle LAN aziendali, per cui permette un accesso sicuro alle applicazioni, ai file e ai dati residenti nella intranet aziendale, e non obbliga gli utenti a connettersi attraverso una VPN.
Trarre vantaggio dal software-defined networking
Il software-defined networking, o SDN, è diventato fondamentale a causa della crescita del cloud computing, dell’aumento delle applicazioni mobile e della volontà di ridurre i costi di gestione delle reti aziendali. SDN permette all’utente di progettare, realizzare e gestire le reti separando i livelli di controllo e di inoltro, eliminando l’infrastruttura sottostante per le applicazioni e i servizi di rete e rendendo programmabile il livello di controllo.
Grazie a SDN, i team IT possono gestire l’intera rete e i suoi dispositivi in modo coerente, indipendentemente dalla complessità della tecnologia sottostante. Un ambiente SDN permette di distribuire la potenza di calcolo nelle sedi remote in modo più facile e meno costoso, di spostare le funzioni del data center verso la periferia della rete, di adottare il cloud computing e di supportare gli ambienti IoT.
Inoltre, SDN migliora la sicurezza, permette un controllo più granulare, e riduce sia i costi operativi, perché integra hardware e software e consente di effettuare un provisioning di rete centralizzato in quanto riunisce tutti gli elementi delle reti moderne sotto un unico tetto, sia le spese di capitale, in quanto permette di risparmiare sull’acquisto di hardware.
Utilizzare machine learning e intelligenza artificiale
Machine learning e intelligenza artificiale permettono di semplificare diversi processi operativi relativi alla gestione della rete, e in tal modo consentono ai team IT di dedicare il proprio tempo a progetti e compiti più strategici, come la gestione dell’esplosione della domanda di reti distribuite che è alla base dell’evoluzione verso la “infinite enterprise”.
In prospettiva, le reti autonome andranno oltre all’automazione di base e diventeranno completamente autosufficienti. Grazie all’apprendimento automatico, una rete imparerà da sola e potrà identificare/sfruttare le opportunità nascoste, come – per esempio – identificare e trovare persone scomparse con telecamere IP su strade e autostrade.
Tutto questo rappresenta un grande vantaggio per le aziende, poiché ridurrà gli interventi manuali per la pianificazione, il provisioning, la fornitura di servizi e le operazioni di rete. In definitiva, le reti autonome potranno completare i compiti per una frazione del costo, in una frazione del tempo e con una frazione degli errori umani.
Guardando al futuro
L’economia globale verrà sostenuta dalla nostra capacità di sfruttare la tecnologia per creare le soluzioni di cui abbiamo bisogno per lavorare. All’interno di questo scenario, le reti rivestono una grande importanza, così come le funzionalità dei loro singoli componenti. Fino a oggi li abbiamo un po’ trascurati, a vantaggio delle caratteristiche dell’infrastruttura analizzata nel suo insieme, ma è giunto il momento di evidenziare e sfruttare i loro vantaggi in modo olistico.
Il 2022 sarà l’anno della “infinite enterprise”, un’azienda virtualmente senza confini – con una forza lavoro distribuita in modo molto flessibile a livello geografico – ma fortemente integrata, basata su un’infrastruttura di rete gestita dal cloud, robusta e resiliente, e in grado di scalare rapidamente, adattandosi alle esigenze del business. Una sfida per tutti.
A cura di John Morrison, SVP of International Markets di Extreme Networks